SCIA di vendita alimentare - Come aprire un supermercato a Roma

Vuoi aprire una tua attività alimentare come un supermercato o un discount? In Italia, e soprattutto a Roma, è sicuramente un investimento importante che richiede il supporto di un tecnico specializzato.

 

Come per la maggior parte delle attività commerciali, anche per aprire un’attività alimentare come un supermercato è necessario richiedere ed ottenere autorizzazioni amministrative (Comunali e ASL), che si distinguono rispetto a quelle necessarie per una normale attività di negozio di alimentari o frutteria.

 

Grazie a questo articolo scoprirete quali sono le cose più importanti da sapere se si vuole aprire un supermercato a Roma


Tipologia delle strutture di vendita a Roma

Prima di tutto occorre sapere che le strutture di vendita si articolano in due categorie, a seconda che queste svolgano attività di vendita alimentare e/o attività di vendita non alimentare.

 

Quando si parla di Supermercati o Discount questi possono rientrare sia nella prima che nella seconda categoria, nonché in entrambe. Vediamo quali sono le diverse tipologie. 

 

●      VENDITA AL DETTAGLIO

Attività’ commerciali con superficie di vendita inferiore a 250 mq (vedi il nostro articolo di approfondimento “SCIA di Vicinato - Come avviare un'attività di commercio al dettaglio a Roma”);

 

●      ALTRE FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO

distributori automatici (vedi il nostro articolo di approfondimento “SCIA di distributori automatici - Come avviare un'attività di commercio a Roma”);

commercio elettronico (vedi il nostro articolo di approfondimento “SCIA di commercio elettronico - Come avviare un'attività di commercio online”);

spacci interni;

vendita per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione;

vendita effettuata presso il domicilio dei consumatori. 


Altre tipologie delle strutture di vendita a Roma

●      MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

Attività commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 250 e fino a mq. 2.500; le stesse si suddividono in:

1.  Esercizi di media struttura per la vendita di prodotti alimentari, non alimentari od entrambi;

2.  Centri commerciali, che per definizione sono composti da un minimo di quattro esercizi direttamente comunicanti tra loro, oppure situati all’interno di una struttura funzionalmente unitaria che si articola lungo un percorso pedonale con accesso comune; - Vedi riferimento normativo (art. 24, comma 1, lettera b) L.R. Lazio n. 33/99 e s.m.i. (in attuazione dell’art. 4, comma 1, lettera e), del D.Lgs. n. 114/1998.

 

●      GRANDI STRUTTURE DI VENDITA

Attività commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 2500;


Prima di illustrare quali sono gli elementi essenziali che caratterizzano le medie e grandi strutture di vendita, si evidenzia che tutte le attività sopraelencate, in tutte quelle ipotesi in cui non vi è un subentro in una precedente attività (c.d. prima attività), non sono più subordinate al rilascio di autorizzazione comunale, bensì sono sottoposte a Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA),  ad esclusione delle medie e grandi strutture di vendita, le uniche attività ancora vincolate al preventivo rilascio di autorizzazione amministrativa (c.d. Determina Dirigenziale comunale) senza la quale non è possibile avviare la propria attività.


Documentazione necessaria all’autorizzazione

I criteri per la valutazione delle domande di apertura di MEDIE e GRANDI STRUTTURE DI VENDITA, così come stabiliti dalla L.R. n. 33/99, e l'iter della pratica sono elencati nella nota/direttiva Regione Lazio prot. n. 33301 del 30 marzo 2006.

Il rilascio del titolo amministrativo di autorizzazione è subordinato a Conferenza di Servizi (ovvero, la procedura tramite la quale si accordano tutti i dipartimenti amministrativi competenti per il rilascio dell’autorizzazione), successivamente alla quale il titolo autorizzativo viene emesso entro i termini di conclusione del procedimento previsti dal vigente regolamento comunale (90 giorni).

 




Documentazione necessaria all’autorizzazione

La domanda deve essere presentata tramite il modulo presente sul portale di Roma Capitale, ove occorrerà allegare, secondo quanto disposto dalla L. R. Lazio n.33/99 e s.m.i., la seguente documentazione:

●      Eventuali Deleghe/Procure ed alcune autodichiarazioni (Società, Legali rappresentanti, delegati, preposto, ecc.)

●      Elaborati grafici (planimetrie) a firma di un tecnico abilitato e controfirma del richiedente, in particolare:

1.  Planimetria con sezioni in scala adeguata relativa alle superfici di vendita e superficie complessiva, con legenda esplicativa;

2.  Planimetria relativa all’area dei parcheggi, con legenda indicante le superfici, e che rappresenti i posti auto, nonché quelli riservati ai diversamente abili (1 ogni 60 posti auto), la viabilità di accesso all’area commerciale compresi i percorsi di accesso pedonale e per la movimentazione delle merci, il piano verde (quando previsto) e quanto dettato dagli artt. 18 e 19 della L.R. 33/99 s.m.i.,nonché dall’art. 7 N.T.A. P.R.G.;

3.  Planimetria relativa alle principali direttrici di comunicazione viaria e dei trasporti pubblici;


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Altra documentazione necessaria all’autorizzazione

●      Perizia giurata sulla destinazione urbanistica e sulla legittimità delle preesistenze e sulla conformità dello stato dei luoghi ai titoli abilitativi;

 

●      Copia dei titoli abilitativi e dei grafici di progetto ad essi allegati.

 

●      Notifica sanitaria ASL per la vendita di prodotti alimentari.


●      (Solo se attività soggetta)

1.  SCIA prevenzione incendi (Ex CPI)

2.  SCIA / Comunicazioni / Autorizzazioni relative alla vendita di prodotti speciali (Tabella A);




Altra documentazione necessaria all’autorizzazione

●      (Solo nel caso si esercizio con superficie di vendita superiore a mq. 1000)

Relazione tecnico-commerciale contenente una valutazione della struttura commerciale anche sotto il profilo edilizio ed urbanistico, oltre che una relazione sull’impatto della viabilità della zona, con studio di traffico che determini i flussi veicolari generati nelle ore di punta dall’area commerciale al fine di verificare la compatibilità con le densità veicolari ordinarie sulla viabilità esistente;

 

●      (Solo nel caso di settore parzialmente/totalmente alimentare)

Dichiarazione di possesso di uno dei requisiti professionali previsti per l’esercizio dell’attività (vedi il nostro articolo di approfondimento “Somministrazione alimenti e bevande, chi è e di cosa si occupa la figura del Preposto”);


Inoltre, la struttura commerciale dovrà essere adeguata anche alle disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche (L. 13/89 e s.m., D.M. 236/89).

 

La sospensione temporanea dell’attività, il subingresso, la reintestazione e la riattivazione non sono soggette ad autorizzazione ma potranno essere eseguite mediante SCIA, procedura più semplificata.



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Purtroppo capita spesso che si decida di avviare una nuova attività alimentare fai-da-te senza farsi affiancare da professionisti competenti, con il rischio di non riuscire ad aprirla per mancanza di documentazione essenziale o errori in fase di compilazione.

 

Da sempre seguiamo e supportiamo i nostri Affiliati in tutte le fasi del raggiungimento dell’obiettivo.

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